Dal 20 al 26 aprile 2020, verrà celebrata la Fashion Revolution Week. Che cos’è e perché è tanto importante per il mondo della moda etica e sostenibile?
Il 24 aprile del 2013 crollò a Dacca una palazzina di otto piani dove erano collocate 5 diverse fabbriche tessili di abbigliamento per marchi internazionali.
Nel crollo del Rana Plaza morirono 1.129 persone e ne rimasero ferite più di 2.500. Solo dopo questa terribile tragedia il mondo ha iniziato a rendersi conto delle conseguenze umane del frenetico mercato della moda.
Il termine “moda etica” è iniziato a circolare fra i più, proprio, a seguito della tragedia di Rana Plaza.
A seguito del crollo di Rana Plaza diversi pionieri del mondo della moda hanno fondato l’associazione no profit Fashion revolution, con lo scopo di fare pressione sui brand affinché dirigano le loro politiche aziendali verso una sostenibilità sociale ed ambientale.
Elemento fondamentale e caratterizzante l’attività di Fashion Revolution è puntare alla trasparenza.
Solo attraverso una filiera di produzione trasparente è possibile monitorare che non avvengano abusi umani ed ambientali.
E grazie ad una sensazionale campagna di comunicazione il movimento ha lanciato il famosissimo hastag #whomademyclothes chiedendo a tutti di indossare un proprio capo di abbigliamento al rovescio, in modo da far vedere l’etichetta, e indirizzare la domanda ai brand che hanno prodotto il capo.