Lanificio Leo

Non è la tecnologia che crea le cose, ma l’idea che le fa muovere

 

Dal 1873, la vita del Lanificio Leo si intreccia con quella del suo territorio di appartenenza, delle sue risorse naturali, culturali ed umane.

Abbiamo conosciuto Emilio Leo, direttore creativo del Lanificio Leo ma soprattutto il responsabile della rinascita di questo storico lanificio calabrese, ed abbiamo parlato del progetto e delle sue peculiarità.

Fondato nel 1873 dal bisnonno di Emilio, il Lanificio­ Leo per anni si è basato su un’economia locale, sfruttando la lana delle pecore “Gentile di Calabria” che offrivano una lana similissima alla lana merinos.

La prima sede della fabbrica era fra i monti della Sila e successivamente si è spostata nella Valle del Reventino per poter accedere alla luce elettrica. Per anni il Lanificio Leo è stato considerato il “frantoio della lana calabrese”.

Il Lanificio Leo, che ha attraversato più di un secolo di storia, è arrivato a Emilio in un momento di evidente stallo produttivo, dovuto principalmente alla crisi economica e alla dislocazione fuori dall’Italia della produzione tessile.

Emilio, architetto, ha deciso di prendersi cura di questo patrimonio storico, culturale e familiare ridando una nuova vita al Lanificio, scegliendo di creare un modello di attività sostenibile a mezza via fra impresa e cultura, investendo nella moda etica.

Emilio ha, così, deciso di accedere di nuovo una luce sul Lanificio che nell’800 e primi del ‘900 ha rappresentato il fulcro dell’economia e del lavoro per la sua zona, rilanciando la produzione tessile.

Le collezioni, principalmente di homewear, hanno un forte contenuto culturale, frutto dell’integrazione tra una tradizione tessile secolare, un concept di prodotto design-oriented e complessi strumenti della cultura.

I manufatti raccontano di un patrimonio di saperi e abilità lontane, di passione e sogno, e danno forma alla memoria di idee semplici e funzionali che si trasformano in oggetti di raffinata contemporaneità. Le antiche macchine e la sapienza dell’insostituibile lavoro manuale si muovono al ritmo di idee nuove, creando prodotti contemporanei che rispettano la tradizione.

L’approccio alla creazione del prodotto avviene senza riscritture folcloristiche, riuscendo a fornire capi classici ma riletti in chiave contemporanea.

I prodotti del Lanificio Leo sono dei prodotti senza tempo, beni senza tempo che grazie alla loro qualità possono accompagnarci nel corso degli anni.

Il Lanificio Leo è oggi uno dei casi più significativi di azienda-museo e di brand a vocazione internazionale i cui valori identitari, trasmessi anche grazie a una comunicazione visiva fresca e d’impatto, parlano un linguaggio contemporaneo. La filosofia aziendale, centrata sulla rivalutazione di risorse archetipe in grado di creare manufatti in cui l’identità territoriale, integrandosi, con il design contemporaneo, genera collezioni innovative che raccontano una storia. Il recupero e la valorizzazione del patrimonio tecnologico e del saper fare tradizionale sono al centro della creazione e del Museo d’impresa, uno strumento di ricerca dinamico e attivo che trasmette valori, segni, tecniche.

La fabbrica, così, allarga i suoi confini e diviene luogo del sapere in cui la conoscenza diventa coscienza, e il luogo fisico si fa l’incubatore in cui le idee prendono forma. Grazie a nuovi e continui apporti creativi e al dialogo con le arti visive, si aprono nuovi orizzonti di possibilità.

I progetti per il futuro del Lanificio sono numerosi ed ambiziosi. Queste spaziano da nuove collaborazioni per dare sempre più valore al territorio e alle sue tradizioni, fino all’apertura prossima di uno store mono marca a Milano.

 

Ecco il loro sito per scoprire meglio la realtà del Lanificio Leo:

Lanificio Leo la più antica fabbrica tessile calabrese

 

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