Il 31 maggio 2021 il Bangladesh Accord potrebbe non venire rinnovato! Unisciti a noi per chiedere ai brand italiani di firmarlo nuovamente.
Il 24 aprile 2013 crollò l’edificio del Rana Plaza. In questo incidente persero la vita 1.134 persone e un altro migliaio ne rimasero ferite. Tale tragedia portò a smascherare il lato nascosto della moda e a diffondere tra i più la consapevolezza del sistema della fast fashion.
Bangladesh Accord: accordo per la sicurezza negli edifici e la prevenzione degli incendi
La necessità di tutelare i lavoratori e le lavoratrici era ormai impellente.
Il Bangladesh Accord (Accordo per la sicurezza negli edifici e la prevenzione degli incendi in Bangladesh) nasce in questo contesto. Tale accordo vincolante prevede un ente terzo che possa giudicare le condizioni di sicurezza delle fabbriche e verificare il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici sul luogo di lavoro.
Dal 2013, più di 1.600 fabbriche sono state sottoposte al controllo della sicurezza e più di 2 milioni di lavoratori e lavoratrici del tessile hanno potuto lavorare in edifici sicuri e sottoposti a manutenzione. Inoltre, più di 190 brand lo hanno firmato e si sono impegnati nel rispettare tali misure.
Ora però tutto questo potrebbe finire!
#Riaccordiamoci
Il 31 maggio l’Accordo scadrà e i traguardi raggiunti in questi anni potrebbero svanire se non venisse rinnovato.
Noi di Dress The Change, vogliamo chiedere ai brand (Benetton, OVS, Artsana (Chicco) e Prenatal Retail Group) e alle istituzioni italiani di mantenere il proprio impegno.
Per questo motivo abbiamo promosso una petizione!
Il Bangladesh Accord rappresenta la possibilità di cambiare il sistema produttivo della moda e abbiamo il dovere di salvaguardarlo! La vita e la sicurezza di migliaia di lavoratori e lavoratrici dipende da questo Accordo.
Firma la petizione, condividila tra i tuoi contatti e aiutaci a far firmare i brand!
#Riaccordiamoci #BangladeshAccord #ProtectProgress