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Cost per Wear: cos'è e perché è importante
Cost per Wear: cos'è e perché dovresti considerarlo nei tuoi acquisti

Cost per Wear: cos’è e perché dovresti considerarlo nei tuoi acquisti

Quando parliamo di moda sostenibile spesso il prezzo fa parte degli aspetti su cui ci si soffermiamo di più e il fatto che non siamo abituati a pagare il giusto prezzo dei vestiti ci fa pensare che  la moda etica e sostenibile sia costosa. Ci può venire in soccorso il cost per wear.

Non è sicuramente un prezzo particolarmente alto a determinare la qualità di un capo, ma nel momento in cui ci troviamo di fronte a prezzi ridicolmente bassi possiamo sicuramente metterne in dubbio l’eticità. 

È anche vero che, secondo alcuni sondaggi, in Italia non usiamo circa l’80% dei vestiti che possediamo nel nostro guardaroba e che secondo alcuni studi tendiamo a indossare circa 7 volte ogni capo che abbiamo nel nostro armadio. Una domanda che sorge spontanea è quindi: ma sono davvero i vestiti ad avere un prezzo esagerato o siamo noi a volerne troppi? Ed esiste un modo per ottimizzare le nostre spese?

Cosa significa cost per wear?

Innanzitutto introduciamo il concetto di cost per wear (o cpw), letteralmente “costo per uso”, che significa pensare al prezzo dei vestiti in relazione a quante volte li abbiamo indossati. In questo modo una t-shirt pagata 40€ potrebbe avere un cost per wear più basso rispetto a una pagata 5€, se indossata abbastanza volte. Sembra strano? Ora vi spieghiamo come calcolarlo e vedrete che i conti torneranno.

Come si calcola il cost per wear?

Per calcolare il cost per wear di un capo che possediamo nell’armadio basterà sommare il prezzo che abbiamo pagato per acquistarlo a eventuali costi di mantenimento (ad esempio potremmo averlo portato in sartoria per delle riparazioni oppure in lavanderia per la pulizia) e dividerlo per il numero delle volte in cui abbiamo indossato quel capo di abbigliamento.

Costo capo di abbigliamento + costi di mantenimento/

numero di volte in cui lo abbiamo indossato.

In questo modo, riprendendo l’esempio di prima, se abbiamo usato una t-shirt pagata 40€ 80 volte, questo significa che il suo cpw sarà di 0,50€. Se invece prendiamo una stravagante t-shirt acquistata a 5€ in un pomeriggio di noia e indossata solo una volta e ne calcoliamo il cost per wear, otterremo un cpw di ben 5€. Ora vedete che i conti tornano?

Perché è importante tenere conto del cost per wear nei nostri acquisti?

In fase di acquisto, ricordiamoci di considerare anche il cost per wear nella valutazione del prezzo del capo di abbigliamento. Chiederci quante volte metteremo effettivamente quel capo ci permetterà di fare acquisti più oculati e di ammortizzare le spese nel tempo per capire se stiamo facendo un investimento a lungo termine (ovviamente non stiamo parlando di vestiti da matrimoni, da cosplay o travestimenti per carnevale, sia chiaro).

Per concludere, considerare il cost per wear quando facciamo shopping può essere un ottimo modo per gestire il proprio budget destinato all’abbigliamento ed assicurarci di indossare tutto il nostro armadio. Questo potrebbe comportare delle piccole rinunce sul breve termine, ma ci potrà aiutare a fare acquisti più consapevoli e ad ammortizzare il costo dei nostri vestiti sul lungo termine.

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