Svolta nella produzione dei jeans dello storico brand Levi Strauss.
A partire dal 2020 verranno impiegati dei robot per la realizzazione delle fasi finali di rifinitura dei jeans.
A monte della storica decisione c’è la necessità di ridurre costi, tempi e composti chimici impiegati nella rifinitura dei jeans, grazie appunto all’impiego di macchine, che andrebbe anche a vantaggio degli operai, i quali non saranno più esposti ad agenti tossici e dannosi per la salute.
Sotto il profilo strettamente operativo, i laser permettono una forte riduzione dei tempi di lavorazione del jeans e consentono di assottigliare lo spessore e scolorire il tessuto in soli 90 secondi, contro un tempo previsto di 6-8 minuti impiegati dall’operaio.
Anche le sostanze chimiche impiegate saranno ridotte a poche decine dagli oltre 1000 agenti attualmente impiegati.
Infine, la riduzione dei costi che ne conseguirà andrà a vantaggio delle vendite, che lo scorso anno sono aumentate dell’8%, e della redditività.
La Levi Strauss ha comunque tenuto a precisare che per ora non si prevede alcuna riduzione del personale, che verrà riconvertito su altre funzioni e settori.
Come prendere questa novità? Tutela dei lavoratori e del consumatore con l’annunciata riduzione di agenti chimici nella realizzazione dei jeans o semplice operazione commerciale?