Il 29 maggio il Teatro Ghione ha ospitato la proiezione del documentario “River Blue” nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile 2019.
La proiezione è stata organizzata da AFLIN Filo di Luce India Onlus e Dressthechange.org con la presentazione di Danila Bonito.
AFLIN è una Onlus che si occupa di istruzione, salute ed empowerment femminile in India, nello specifico nello stato del Rajasthan.
Dressthechange.org è una rivista online per la promozione e diffusione della cultura della moda etica e del vestire sostenibile.
Queste due associazioni condividono un importante punto in comune: la consapevolezza che le scelte di acquisto del consumatore possono notevolmente influire positivamente sulle politiche del mercato.
Riverblue è un pluripremiato documentario incentrato sull’impatto che la manifattura dei nostri abiti ha su alcuni dei principali fiumi del pianeta.
Come a tutti oramai ben noto l’industria della moda è la seconda più inquinante al mondo. Per seguire i suoi obiettivi di vendita e profitto , l’industria della moda sta distruggendo lentamente ed inesorabilmente il nostro pianeta attuando processi di produzione ambientalmente e socialmente senza scrupoli.
Miliardi di litri di acqua sono usati e sprecati nei processi di produzione dei nostri vestiti e l’acqua usata per trattare i tessuti con sostanze chimiche viene scaricata direttamente nei fiumi dei Paesi dove il 90% dei nostri vestiti vengono realizzati.
AFLIN e Dressthechange.org hanno deciso di organizzare la proiezione dello sconvolgente documentario River Blue per offrire consapevolezza e muovere i consumatori a fare un passo concreto verso il consumo responsabile.
Le forti immagini e le storie raccontate dal documentario ci obbligano a non voltare la testa dall’altra parte e a scontrarci invece con chi paga il vero costo degli abiti che indossiamo.
Perchè tutto ha un costo, e l’industria del Fast Fashion sta costando cara all’ambiente ed alla popolazioni dell’Asia, che subisce in prima linea gli effetti negativi sulla propria salute.
River blue trasmette un messaggio chiaro al mondo della moda, ma soprattutto al consumatore affinché le scelte di acquisto diventino più consapevoli e responsabili.
Il documentario termina con diverse note positive, offrendo un nuovo punto di vista focalizzato sulla possibilità di trasformare l’industria dell’abbigliamento in una realtà più sostenibile, grazie anche al supporto della tecnologia.