L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha stimato come siano vittime della moderna schiavitù 40 milioni di persone. Di queste persone, una su quattro è un minore. In pratica 152 milioni di bambini sono vittime di lavoro minorile nel mondo.
Questa è la dura realtà, conseguenza dei nostri sistemi economici ed è necessario agire per porre fine quanto prima a queste terribili violazioni dei diritti umani.
Recentemente un passo verso un’inversione di tendenza è stato posto in essere dal Canada dove lo scorso dicembre è stata presentata la proposta di legge denominata “Modern Slavery act” diretta a proibire l’importazione di prodotti realizzati da minori o in condizioni di schiavitù.
La proposta di legge si applicherebbe all’importazione di una numerosa serie di prodotti quali abiti, cosmetici, caffè, cioccolato, cellulari e vari beni alimentari.
Il Modern Slavery Act, presentato dal deputato John McKay, prevede che le imprese canadesi dovranno pubblicare un dettagliato report annuale dove indicare tutte le misure che hanno utilizzato per evitare di importare beni realizzati attraverso lavoro minorile o svolto in condizioni di schiavitù.
È previsto, anche, il potere del Canada Border Service Agency di proibire l’importazione dei beni realizzati in condizioni di schiavitù ed di apporre multe fino a 250 mila dollari a chi trasgredisse il divieto.
Solo in Canada sono circa 1200 le società che importano fino a 34 miliardi di dollari l’anno in beni frutto di lavoro minorile.
L’impatto di una legge simile sarebbe enorme bloccando l’importazione di prodotti non etici ed obbligherebbe i fornitori ad adeguarsi alle richieste di rispetto dei diritti dei lavoratori, indirizzando altresì le imprese nazionali ad agire in modo corretto e a proteggere i diritti umani.
Ci auguriamo che la proposta di legge entri in vigore e che possa rappresentare una guida per tutti gli altri Stati verso un sistema più rispettoso dei diritti umani.