Cura e manutenzione delle scarpe
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All’interno del grande insieme che è il guardaroba, le calzature rappresentano una categoria molto specifica per quanto riguarda aspetti estetici, culturali e funzionali. Ancor più che a borse e abbigliamento, l’industria della moda attribuisce infatti alle scarpe un particolare status e desiderabilità.
Ogni anno nel mondo si producono oltre 20 miliardi di paia di scarpe, con un impatto ambientale assolutamente non trascurabile. Secondo uno studio condotto dal MIT, produrre un paio di sneakers comporta un’emissione di CO2 pari a circa 136 kg, paragonabile ad una lampadina da 100 watt accesa per una settimana intera.
Cosa possiamo fare noi consumatori? Assimilare che le calzature sono tra i prodotti tessili maggiormente inquinanti, sia per la complessità dei processi produttivi, sia per il difficile smaltimento. È infatti quasi impossibile dividere e differenziare in maniera casalinga tutti i materiali utilizzati nella confezione delle scarpe. L’azione più semplice ed efficace rimane quella di comprare meno!
Ecco la guida su come pulire, manutenere e conservare al meglio le vostre scarpe
Il miglior modo per rimandare l’acquisto di nuove calzature è la corretta pulizia e conservazione di quelle già in nostro possesso. Quante volte, tuttavia, ci chiediamo come pulire le scarpe? Prendersene cura può risultare ancora più difficile del lavare e conservare i vestiti.
Scarpe classiche di pelle (stringate, decolleté, mocassini, sandali)
Se si tratta di calzature in pelle di vitello, o comunque liscia ma non scamosciata, la superficie della tomaia si può pulire nel seguente modo:
- Passare una spazzola a setole morbide per togliere la polvere.
- Strofinare delicatamente e con movimenti circolari un panno di cotone – magari delle pezze riciclate da magliette o simili – imbevuto di latte detergente o qualsiasi crema idratante che si usa per la propria pelle (creme viso/creme mani). Passare tutta la superficie fino al completo assorbimento.
- Se rimangono dei segni chiari dove la pelle si è rovinata, si può provare a coprirli con un “lucido” o crema per calzature del colore adatto. Si trovano senza difficoltà nei negozi di prodotti per la casa.
- Per conservare la scarpa nella giusta forma può essere utile, dopo la pulizia, appallottolare un foglio di giornale e riempire così lo spazio per il piede. Infine, si può riscaldare leggermente la scarpa con un getto d’aria calda, ad esempio quello dell’asciugacapelli, in modo che la pelle si ammorbidisca e rimanga nella sua forma originale. Il calore aiuta a “stirare” eventuali grinze dovute alla camminata.
Calzature in pelle scamosciata
- Non utilizzare il lucido da scarpe, né creme o sostanze liquide/viscose.
- Spolverare la superficie della tomaia con una spazzola pulita a setole fitte. Si può usare anche uno spazzolino nuovo (magari non di plastica!).
- Se ci sono dei segni molto profondi e scuri, vanno tolti “rimuovendo” le particelle di camoscio macchiate, quindi con un pezzetto di carta abrasiva fine si deve strofinare quella parte in modo circolare ed omogeneo fino a rimuovere lo sporco.
- In commercio esistono anche delle “gomme” per camoscio, utili ad eseguire la stessa abrasione senza rovinare la scarpa.
- Gli spray in commercio hanno il fine di nebulizzare una sostanza ammorbidente, talvolta anche colorata, sulla superficie del camoscio. Questo è il massimo dell’idratazione che questo tipo di pelle può sopportare.
Sneakers in materiali misti (pelle, ecopelle e tessuto)
- Se si tratta di sneakers con la tomaia in pelle, soprattutto bianche, è bene prendersene cura fin dai primi utilizzi, in modo da non trovarsi poi a dover restaurare una scarpa molto rovinata. La prima indicazione è quella di passare le scarpe con una crema detergente (anche di cosmesi) quando sono semplicemente impolverate e non del tutto sporche.
- Si possono lavare in acqua? Sì, solo se la calzatura è una scarpa sportiva e con una maggioranza di parti in tessuto – no scarpe con la tomaia totalmente di pelle. In ogni caso è sempre sconsigliabile immergere la calzatura in acqua, perché i tempi di asciugatura variano per le diverse parti, soprattutto se ci sono delle imbottiture, e potrebbero formarsi degli aloni. Consiglio: lavare a mano con sapone neutro tipo sapone di Marsiglia. Se abbiamo immerso la scarpa in acqua, accertiamoci di averla risciacquata molto bene.
- Sia per la pelle che per l’ecopelle, la prima cosa che tende a rovinarsi è la finitura superficiale. In seguito alla pulizia e all’idratazione con una qualsiasi crema idratante, i graffi si possono restaurare coprendoli con dei leggeri tocchi di colore acrilico, acquistabile in colorificio o nei negozi di arti applicate.
- La suola di gomma tende spesso ad ingiallire. Per questo problema, un’ottima soluzione è la pulizia con bicarbonato ed acqua ossigenata – il composto va lasciato agire per qualche minuto sulla suola e poi risciacquato con una spazzolina. Se l’ingiallimento è già parecchio avanzato, si può utilizzare un detergente specifico a base di candeggina. In ogni caso è bene prestare attenzione che queste sostanze non finiscano sulla parte della tomaia.
Sneakers di tela
Le scarpe da ginnastica di tela sono le più semplici da pulire. Si possono lavare a mano e in lavatrice, ricordandosi che le alte temperature contribuiscono all’indurimento delle parti in gomma e quindi alla formazione di crepe e tagli. È bene non candeggiare l’intera scarpa, al massimo si può fare un trattamento solo della suola come consigliato nel paragrafo precedente. Se asciugate forzatamente, al sole o sotto fonti di calore, le scarpe di tela tendono ad ingiallirsi anche sul tessuto della tomaia.
Riparazioni
Per la maggior parte delle scuciture o rotture è consigliabile rivolgersi ad un calzolaio, che dispone dei macchinari e degli strumenti giusti. La scarpa è un oggetto molto sollecitato e tenderà spesso a rompersi, per cui è buona cosa trovare un calzolaio fidato e tenerselo stretto!
In alcuni casi possiamo riparare noi stessi i piccoli danni, soprattutto se si tratta di usura della parte interna o delle “fodere”. Quando nel tallone o nella punta, ad esempio, si rovina il tessuto a causa dello sfregamento, una soluzione può essere quella di coprire la parte usurata con una patch di tela, ovvero un piccolo ritaglio da applicare con un po’ di colla. In commercio si trovano anche dei nastri di tessuto accoppiato con adesivo che possono fare al caso nostro. Prolungando la vita della scarpa rimandiamo il suo smaltimento e l’acquisto di un nuovo prodotto per il quale sono state impiegate numerose risorse.