— Controllate le etichette dei vostri abiti e cercate se è presente una delle certificazioni tessili elencate. Garantiscono la qualità delle materie prime, la loro tracciabilità, l’impatto ambientale e il rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti nelle filiere del tessile.
Il Fairtrade Textile Standard si basa su quello, già esistente, che regola il Lavoro Dipendente ed è il primo standard che prevede per i datori di lavoro l’obbligo di adeguamento degli stipendi al salario minimo entro un massimo di sei anni, politiche commerciali responsabili e relazioni durature, fondamentali per poter concedere aumenti salariali ai dipendenti. Nel complesso, lo standard ha lo scopo di dare maggior peso alle richieste dei lavoratori delle fabbriche tessili e di consentire loro di negoziare le loro condizioni di lavoro autonomamente.
Gli standard internazionali relativi alla sostenibilità ambientale con maggiore diffusione sono quelli sviluppati dall’International Organization for Standardization, classificati con la sigla ISO 1400. Lo standard più riconosciuto è l’ISO 1401 che stabilisce i requisiti per i sistemi di gestione ambientale. Poi lo standard ISO 14024 riguarda l’etichettatura.
Marchio europeo usato per certificare (secondo il regolamento CE n. 66/2010) il ridotto impatto ambientale dei prodotti o dei servizi offerti dalle aziende che ne hanno ottenuto l’utilizzo. Certifica i prodotti ambientalmente compatibili, consentendo al consumatore di riconoscere attraverso un marchio il rispetto dell’ambiente da parte del prodotto o servizio in tutto il suo ciclo di vita, che può così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, mantenendo elevati standard prestazionali ambientali.
Il Global Organic Textile Standard (GOTS) è stato sviluppato da organizzazioni internazionali leader nell’agricoltura biologica al fine di garantire al consumatore che i prodotti tessili biologici sono ottenuti nel rispetto di stringenti criteri ambientali e sociali applicati a tutti i livelli della produzione, dalla raccolta in campo delle fibre naturali alle successive fasi manifatturiere, fino all’etichettatura del prodotto finito.
Il Global Organic Textile Standard, rispondendo al crescente consumo di fibre tessili da agricoltura biologica e alla forte richiesta di criteri di produzione comuni da parte dell’industria e della distribuzione, ha ottenuto un vasto riconoscimento internazionale. Questo importante risultato consente, a chi produce e vende prodotti tessili biologici, di avere a disposizione una certificazione accettata in tutti i principali mercati.
OEKO-TEX® Standard 100 dal 1992 è un sistema di controllo e certificazione indipendente per i prodotti tessili (materie prime, semilavorati, e prodotti finiti) in tutte le fasi di lavorazione. Garantisce che i prodotti tessili non contengano o rilascino sostanze dannose per la salute umana.
I test per sostanze nocive secondo l’OEKO-TEX® Standard 100 si basano sempre sull’uso di destinazione del prodotto tessile. Pertanto è valido il seguente principio: quanto più intensivamente un tessuto deve entrare a contatto con la pelle (e quanto più sensibile è la pelle), tanto maggiori sono i requisiti umano-ecologici che si devono soddisfare. Di conseguenza, i prodotti tessili testati con successo sono suddivisi secondo quattro classi di prodotti diversi. La Classe di prodotti 1 è la più restrittiva e afferisce a prodotti tessili e giocattoli in tessuto per bebè e bambini piccoli fino a tre anni, ad es. biancheria intima, tutine, biancheria per la culla/letto, pupazzi di stoffa, ecc.
Oeko tex ® STeP (Sustainable Textile Production) è un sistema di certificazione per le imprese della filiera del tessile volto ad attestare la sostenibilità del processo di produzione sotto il profilo ambientale e sociale. Gli aspetti che vengono presi in considerazione sono: la protezione dell’ambiente, la salute e la sicurezza dei lavoratori, la responsabilità sociale di impresa, la sicurezza dei prodotti chimici utilizzati, i sitemi di gestione ambientale correlati.
OEKO-TEX ® – Made in Green è un marchio di tracciabilità per i prodotti tessili sostenibili, prodotti realizzati con materiali testati contro le sostanze nocive, in impianti a basso impatto ambientale e in luoghi di lavoro sicuri. La particolarità di questa certificazione è che ogni prodotto dotato di questo standard è dotato di un codice identificativo QR che consente di tracciare la produzione dell’articolo.
Nata nel 2001, l’Associazione Tessile e Salute è a fianco dei consumatori, dei produttori, degli enti e delle organizzazioni che hanno a cuore la sicurezza del prodotto tessile e calzaturiero e la tutela del Made in Italy. Opera in sinergia con il Ministero della Salute, i NAS, le ASL e le Procure della Repubblica per prevenire e combattere la diffusione sul mercato di prodotti nocivi per la salute degli utilizzatori. E’ in via di definizione la sua trasformazione in “Osservatorio Nazionale Tessile – Abbigliamento – Pelle – Calzature”. Associazione Tessile e Salute e Unionfiliere hanno messo a punto un sistema di certificazione volontaria integrata che ha il duplice obiettivo: dare rilevanza alle imprese che operano nel rispetto delle normative vigenti; garantire il consumatore in merito all’origine, alla tracciabilità e alla sicurezza del capo tessile e della calzatura che indossa.
Ecocert certifica che i tessuti sono stati realizzati con materiali organici cresciuti secondo lo Standard Organic Content Standard. L’obiettivo di questo standard è quello di garantire la tracciabilità e l’integrità delle materie prime durante tutte le fasi produttive.
È il marchio di qualità europeo con i più esigenti criteri di ecologicità nella produzione dei tessili. È molto diffuso nei paesi di lingua tedesca. I prodotti devono essere realizzati al 100% con fibre ecologiche certificate e non ammette elastane, sbiancanti ottici, l’immersione in soda caustica.
Questo standard si applica alle imprese che producono e/o vendono semilavorati o prodotti finiti contenenti materiale riciclato. Questa certificazione si applica all’intera filiera di produzione e si occupa di tracciabilità, principi ambientali, condizioni sociali ed etichettatura.
Lo standard Cradle to Cradle Certified ™ è uno standard di qualità che valuta la sicurezza di un prodotto per l’uomo e l’ambiente, nonché la sua progettazione per il riutilizzo dei materiali, attraverso il riciclo o il compostaggio . L’approccio valuta la progettazione di un prodotto e le pratiche utilizzate nella fabbricazione del prodotto. I materiali e le pratiche di fabbricazione di ciascun prodotto sono valutati in cinque categorie: salute dei materiali, riutilizzo dei materiali, energia rinnovabile e gestione del carbonio, gestione dell’acqua e equità sociale. L’obiettivo principale del design Cradle to Cradle® è quello di eliminare il concetto di rifiuti e di incoraggiare lo sviluppo di prodotti per sistemi di economia circolare.
Get It Fair® è uno schema di certificazione di terza parte indipendente sviluppato coinvolgendo i principali Stakeholders Italiani del settore moda per supportare lo sviluppo di strategie di Responsible Sourcing.
Get It Fair® fornisce al compratore una valutazione dei rischi reali di una fabbrica alla quale viene affidata la produzione di capi di abbigliamento, accessori e calzature che possono provocare impatti rilevanti.
Lo schema fa riferimento alle linee guida OCSE “Due Diligence Guidance for Responsible Supply Chain in the garment and footwear sector” e alla norma ISO 26000 sulla Corporate Social Responsibility e considera, in modo bilanciato, i rischi in ogni aspetto di responsabilità sociale (sociale, salute e sicurezza dei lavoratori, ambiente e integrità di business).
L’approccio alla valutazione è orientato al punteggio per favorire la valutazione del livello di rischio del fabbricante nonché il confronto tra più fornitori e la valutazione del miglioramento continuo.
Get It Fair® supporta le aziende che desiderano migliorare la propria reputazione e impegno a migliorare la sostenibilità e la responsabilità sociale lungo le catene di fornitura attraverso informazioni al cliente affidabili e trasparenti.