REVIBE – nulla di nuovo”: solo Upcycled

Nasce il marketplace per designer indipendenti dedicato alla moda ‘upcycled’: Revibe.

Qualche tempo fa vi avevamo parlato dell’upcycling, di come sia diverso dal riciclo e di tutti i vantaggi che porta con sé, primo tra tutti quello di cercare di ridurre l’enorme impatto ambientale e sociale dell’industria della moda.

Tralansciando però l’upcycling “casalingo”, ovvero quello che ognuno di noi può fare in casa per ridare una nuova vita ai propri capi, sono sempre di più i nuovi designer che stanno iniziando a utilizzare questa pratica e rendere l’upcycling una vera e propria tendenza.

Se la ricerca di brand sostenibili ed etici è stata resa più semplice da piattaforme che raccolgono e selezionano brand in base a certificazioni, al prodotto e alle policy aziendali, come Stayi o Renoon, finora trovare brand interessanti e cool che, con creatività, riuscissero a trasformare scarti, eccedenze di magazzino e tessuti o vestiti usati in splendide creazioni upcycled, non era così semplice.

Ecco che entra in gioco REVIBE, marketplace che nasce proprio con l’intento di raccogliere diversi creators e designer emergenti, i cui prodotti sono tutti upcycled e uniti dalla stessa ricerca, selezione e sostenibilità nella produzione.

Il suo obiettivo: fornire una valida alternativa al fast fashion, e allo stesso tempo di mettere in luce il lavoro di giovani designer che si stanno adoperando per attuare un forte cambiamento nel settore.

Revibe unisce 30 designer provenienti da 6 diversi paesi Europei, e propone una collezione di lancio di oltre 500 prodotti realizzati a mano.

“Proporre design originali e di qualità che possano attrarre un’ampia varietà di stili ed estetiche – afferma uno dei fondatori – è uno dei metodi più efficaci per sensibilizzare i consumatori alla tematica dell’inquinamento tessile e creare una nuova cultura del consumo.”

La piattaforma, infatti, offre un ventaglio di stili e gusti estremamente diversificati che riescono a portare un’ampia selezione e ad attrarre un pubblico variegato, complice anche il fatto che REVIBE fornisce ai designer vecchi capi da trasformare e ‘riciclare’.

Inoltre, a riprova del fatto che l’upcycling può soddisfare i gusti più disparati, REVIBE offre addirittura la possibilità di personalizzare e pre-ordinare un capo. Altro punto a favore che aiuta a contrastare il problema della sovrapproduzione tessile e a produrre solo quello che effettivamente verrà utilizzato.

Su questo i fondatori hanno le idee ben chiare. “L’On-demand e la customization sono, senza dubbio, il futuro. In un mondo invaso da scarti di produzione e da giacenze di magazzino, la possibilità di preordinare dovrebbe essere la prima e fondamentale scelta di ogni azienda che intende definirsi responsabile. Produrre su richiesta equivale a produrre con zero rischi e zero sprechi”.

Non ci resta che augurarci che il futuro dello shopping tenda sempre di più verso questa direzione, dato che le alternative etiche e sostenibili sono sempre di più e sempre più cool!

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